Il Cirneco dell'Etna
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Il Cirneco dell'Etna fa parte delle quattordici razze italiane e tra queste è sicuramente la razza più antica, non esistono certezze assolute sulla sua origine, ma la presenza in tutto il bacino del Mediterraneo, fin da epoche antichissime, di cani molto simili al Cirneco, snelli, dal corpo allungato, tutti con la testa caratterizzata da orecchie ritte, muso a punta ed assi longitudinali cranio-facciali divergenti è ampiamente documentata da tracce fossili, rappresentazioni artistiche, numismatiche e letterarie.
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Termine Cirneco dell’Etna
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Già attorno al 350 a.c. il grande Aristotele menziona i "Cani Cirenaici" nella "Historia animalium" e nel "De generatione animalium". L'ipotesi più attendibile sull'origine del termine Cirneco, è quella scritta dal professore Antonino Pagliaro nel 1950 sulla rivista "Ricerche linguistiche". nella quale spiega come il nome siciliano "cirnecu" provenga dal greco "Kyrenaikòs" , cioè "cane cirenaico" e attraverso una mediazione latina diventi "Cyrnaecus", confermando così la presenza del Cirneco in epoca greca. |
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Ipotesi sulle Origini
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Diverse sono le ipotesi dei vari studiosi sulle origini del Cirneco. Secondo l'etologo Mainardi sarebbe collegato al basenji centrafricano in una catena evolutiva di cui fanno parte il cane egizio, il dingo australiano, il cane paria dell'india, tutti risalenti al lupo.
Fiorenzo Fiorone fornisce una teoria secondo la quale gli antichi levrieri sarebbero gli antenati del Cirneco, i levrieri dall'Etiopia si sarebbero diffusi in Egitto e nel Nord Africa, da qui i Fenici ne fecero oggetto di commercio, esportandoli così Britannia (da dove nacquero tutti i levrieri europei), in Grecia, Sicilia, Malta e Baleari. |
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Il Cirneco in Sicilia
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Il Cirneco è presente in Sicilia da almeno tre millenni, questo è testimoniato da ritrovamenti fossili, numismatici e letterari. Lungo il corso del Fiume Simeto, in territorio di Paternò, in provincia di Catania in località Pietralunga attorno al 1960 è stato ritrovato uno scheletro di un cane, risalente all’incirca al 1400 a.C., di circa 45 cm di altezza e con la testa molto somigliante al tipo Cirneco, purtroppo di questo importantissimo reperto di carattere naturalistico-biologico, che doveva essere trasferito al museo L.Pigorini di Roma, non si ha più traccia…
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Storia moderna
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La storia moderna del nostro Cirneco comincia nel 1932 quando un veterinario di Adrano, il dottor Maurizio Migneco in un articolo sulla rivista “Il Cacciatore Italiano” fornisce una completa descrizione sulla razza, ancora non ufficialmente riconosciuta dall’Enci, che anticipa lo Standard.
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